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APPLICAZIONI DI SUCCESSO





Lubrificazione corone dentate
Problema:
l'azienda cliente possiede un mulino continuo azionato da una trasmissione del tipo corona pignone. La lubrificazione avviene con composti a base bituminosa, mediante pescaggio in carter chiuso. Tale prodotto presenta problematiche al variare delle temperature; questo infatti risulta troppo consistente a freddo e quindi non è possibile il regolare pescaggio dello stesso, a causa della cavità che la corona tende a formare, che non viene ricolmata; l'innalzamento invece della temperatura provoca una diminuzione eccessiva della consistenza e dell'adesività del lubrificante, contribuendo per altro ad una sua rapida ossidazione, con conseguente irreversibile incremento della viscosità. In tale situazione la lubrificazione risulta carente e la gestione dei rabbocchi difficoltosa.

Soluzione: va innanzi tutto precisato che una lubrificazione ottimale, particolarmente per impianti di notevole dimensione e potenza, può essere raggiunta tramite l'installazione di un sistema di lubrificazione automatico a spruzzo, idoneo per l'applicazione di grassi grafitati specifici, quali il nostro SIGNAL CEP 380.
Nei casi in cui non sia però tecnicamente possibile od economicamente conveniente l'installazione di un tale sistema applicativo lo stato della lubrificazione può essere notevolmente migliorato con l'impiego di prodotti di più moderna concezione.
Il nostro SIGNAL GRASSO INGRANAGGI EXTRA, disponibile in due diverse gradazioni di viscosità, è infatti un prodotto di viscosità molto elevata, adesivo, dotato di caratteristiche EP (estreme pressioni) ed antiusura, formulato con polimeri sintetici e completamente esente da bitume.
La particolare formulazione consente al prodotto di minimizzare le variazioni di viscosità al variare della temperatura; rispetto ai prodotti a base bituminosa si mantiene infatti molto più fluido a basse temperature e assai più viscoso ed adesivo a temperature elevate. Risulta inoltre dotato di una eccellente resistenza all'ossidazione, che ne consente l'impiego per lunghi periodi di esercizio, senza che ne risultino alterate le caratteristiche.
Questo particolare lubrificante ha dimostrato in esercizio di garantire la presenza di un efficace velo lubrificante sull'accoppiamento a denti e di risolvere definitivamente i problemi relativi alla gestione dei rabbocchi, che risultano diradati e comunque efficaci.

Il SIGNAL GRASSO INGRANAGGI EXTRA può essere altrettanto vantaggiosamente impiegato per la lubrificazione degli ingranaggi in carter chiuso dei locomotori ferroviari; il prodotto può anche essere applicato periodicamente a mano, a pennello o mediante spatola, direttamente sui denti delle corone.


Imbutitura di campane per filtri auto
Problema: l'azienda cliente costruisce filtri per il settore auto e, nell'ambito del processo produttivo, realizza le campane di protezione e contenimento degli elementi filtranti, tramite l'imbutitura di nastro sottile di materiale acciaioso.
L'operazione, per la profondità della deformazione, risulta alquanto gravosa e viene realizzata grazie all'ausilio di un olio EP di elevata viscosità (ISO 150), applicato sul nastro manualmente tramite pennello.
Poiché la maggior parte delle campane viene successivamente soggetta ad una operazione di verniciatura, l'azienda cliente è costretta a rimuovere i residui dell'olio impiegato dalle campane grezze, incidendo sui tempi e sui costi di produzione, nonché sopportando l'onere dello smaltimento dei residui del lavaggio.

Soluzione: partendo dalle esperienze condotte in altri settori industriali, nei quali si realizzano operazioni di tranciatura fine o deformazione plastica di nastri metallici di materiale diverso, soggetti successivamente a trattamenti galvanici o di verniciatura, la scelta è caduta sul SIGNAL PROTEX G 10/133.
Tale prodotto fa parte della famiglia dei oli comunemente definiti "evaporabili" (anche se erroneamente, poiché le loro caratteristiche di tensione di vapore non ne consentono l'evaporazione a temperatura ambiente), ovvero di quei lubrificanti sintetici dotati di bassa viscosità (1 -2 cst a 40°C), e contiene prodotti untuosanti ed additivi EP esenti da cloro.
La loro funzione è quella di fornire un potere lubrificante sufficiente per la buona riuscita del processo, formando però un velo molto sottile sulla superficie del manufatto, che non interferisce, seppure non eliminato, con i successivi trattamenti superficiali.
Per ottenere tale risultato è evidentemente assolutamente necessario distribuire uniformemente e costantemente il prodotto, mediante l'impiego di un sistema di microlubrificazione, in grado di erogare con precisione (con sistema a spruzzo o anche a tampone) quantità minimali e controllate di fluido.
La capacità lubrificante del SIGNAL PROTEX G 10/133 si è dimostrata equivalente a quella di un prodotto di viscosità 100 volte superiore, grazie alla presenza degli speciali untuosanti ed additivi; le minime quantità residue sui pezzi consentono inoltre di verniciare le campane grezze, senza sottoporle ad ulteriori procedimenti di pulizia.

Il SIGNAL PROTEX G 10/133, così come gli altri prodotti della famiglia, SIGNAL 1000 LF, SIGNAL 1200 G, SIGNAL PROTEX 10, caratterizzati da diverse viscosità ed additivazioni, modulabili sulla base del tipo e spessore del materiale e della geometria del manufatto, può essere utilizzato con successo anche in altre applicazioni per la produzione di componenti automotive, quali ad esempio la produzione di connettori in lega di rame o di guarnizioni testa motore in acciaio inox.


Lubrificazione a grasso di cuscinetti laminatoio a caldo bramme
Problema: la lubrificazione dei cuscinetti lato forno della via a rulli di un laminatoio a caldo per bramme presenta particolari problemi di lubrificazione, per le esasperate condizioni cui è sottoposto il sistema, ovvero presenza di elevate temperature, carichi specifici elevati, urti anomali, agenti esogeni quali acqua e scaglia.
Risulta non praticabile per ragioni di geometria dell'impianto, l'installazione di un impianto centralizzato di lubrificazione in grado di assicurare una costante e continua rilubrificazione; i tentativi già effettuati in tal senso, a causa dell'irraggiamento di calore sulle tubazioni di adduzione del grasso dalla centralina all'utenza, benché opportunamente schermate, avevano se possibile peggiorato la situazione, poiché l'indurimento del lubrificante all'interno delle stesse ne impediva l'accesso ai cuscinetti, comportandone una rottura ancora più frequente.
L'impiego di diversi grassi lubrificanti, applicati con frequenza mensile in occasione degli interventi di manutenzione programmata, sia con caratteristiche EP che complessi per alte temperature, seppure raccomandati dalle case costruttrici, non ha prodotto significative migliorie, rimanendo molto elevate le percentuali di rottura dei cuscinetti, con una vita media non superiore ai due mesi.

Soluzione: il problema avrebbe potuto essere affrontato con l'impiego di grassi interamente sintetici particolarmente sofisticati, con costi unitari del prodotto da 15 a 50 volte superiori a quelli di partenza, ma i risultati ottenibili non sarebbero stati congrui.
Infatti le condizioni ambientali avrebbero impedito di beneficiare delle eccellenti caratteristiche del lubrificante, poiché la presenza di abbondante acqua e scaglia avrebbe comunque ridotto la durata di base teorica dei cuscinetti, secondo quanto espresso nelle norme DIN 622 e ISO 281-1/77, ed inoltre l'alienazione del grasso, contenuto negli organi soggetti alle inevitabili rotture causate dagli urti anomali, avrebbe rappresentato un costo aggiuntivo ingiustificato.
La scelta del SIGNAL CALOR 280 deriva dalle considerazioni tecnico economiche sopra descritte, ovvero dalla necessità di trovare un giusto equilibrio tra le prestazioni del prodotto ed il suo costo, nonché da diverse altre esperienze nel settore siderurgico, condotte con lubrificazioni "for-life" su organi operanti in condizioni analoghe.
Il prodotto presenta costi non superiori a 2 volte il costo unitario di partenza e, addensato con ispessenti organici che gli conferiscono un elevato punto di gocciolamento (> 260 °C) ed un conseguente ottimo comportamento alle temperature elevate, è caratterizzato dalla presenza di un fluido di adeguata viscosità (ISO 460) e di telomeri fluorurati micronizzati, che consentono sinergicamente la formazione di un film lubrificante capace di sopportare alti carichi in condizioni di basse velocità di rotazione (ovvero in condizioni di attrito limite) e l'ottenimento di ottime prestazioni anche in presenza di acqua.

L'impiego del SIGNAL CALOR 280 ha consentito, con l'applicazione effettuata con frequenza mensile, in occasione degli interventi di manutenzione programmata, già descritta in precedenza, di aumentare la vita media dei cuscinetti di oltre 6 volte, fino ad un valore attestatosi sopra i 12 mesi.