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FAQ - Frequently Asked Questions




D. Che cosa si intende per gradazione di consistenza dei grassi lubrificanti ?

R. Il National Lubricating Grease Institute ha emanato una norma tecnica per la classificazione dei grassi lubrificanti sulla base della loro consistenza, ovvero del valore di penetrazione di un cono standard lasciato cadere nel prodotto, secondo quanto prescritto dalla norma ASTM D 217-97: ad ogni intervallo di penetrazione (espressa in decimi di millimetro) corrisponde una Gradazione NLGI ed una famiglia più generale di prodotti, secondo lo schema riportato di seguito:

Gradazione NLGI
000
00
0
1
2
3
4
5
6
Penetrazione a 25°C in mm/10
445-475
400-430
355-385
310-340
265-295
220-250
175-205
130-160
85-115
descrizione famiglia
fluidi
semifluidi
semifluidi
teneri
medi
semiduri
duri
molto duri
molto duri

D. Le prescrizioni dei costruttori di macchinari industriali riferite agli oli lubrificanti da impiegare per il loro funzionamento, indicano valori espressi secondo ISO VG: che cosa intendono con questo tipo di sigla ?


R. La ISO International Organization for Standadization ha emesso la norma sui "Lubrificanti Industriali Liquidi ISO 3448" che classifica gli oli lubrificanti industriali sulla base del valore della loro viscosità cinematica a 40°C, espressa in mm2/sec.
I diversi numeri che contraddistinguono le varie gradazioni ISO VG (VG = Viscosity Grade) approssimano il valore medio dell'intervallo di viscosità stabilito per ciascuna di esse, secondo lo schema seguente:

Classe di viscosità
Viscosità media a 40,0°C
in mm2/s
Limiti di viscosità cinematica a 40,0°Cin mm2/s


ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG
ISO VG


2
3
5
7
10
15
22
32
46
68
100
150
220
320
460
680
1000
1500


2,2
3,2
4,6
6,8
10
15
22
32
46
68
100
150
220
320
460
680
1000
1500
minimo

1,98
2,88
4,14
6,12
9,00
13,5
19,8
28,8
41,4
61,2
90,0
135
198
288
414
612
900
1350
massimo

2,42
3,52
5,06
7,48
11,0
16,5
24,2
35,2
50,6
74,8
110
165
198
352
506
748
1100
1650

D. Ci vengono proposti sempre più frequentemente prodotti lubrificanti a base sintetica, descritti come la logica evoluzione tecnologica del mercato: ma in quali casi possono realmente offrire un vantaggio all'utilizzatore, che ne giustifichi un prezzo di acquisto molto più elevato ?


R. I lubrificanti a base sintetica garantiscono effettivamente possibili migliorie tecnologiche; per quanto concerne il differenziale di costo rispetto ai più tradizionali lubrificanti a base minerale esistono grandi variazioni a seconda della base utilizzata: polialfaolefine, esteri, siliconi, poliglicoli, perfluoropolieteri, poliisobutileni, etc.

Il vantaggio economico per l'utilizzatore va quantificato caso per caso sulla base del differenziale di costo e dei reali benefici ottenuti con l'impiego di un lubrificante a base sintetica; se non è possibile ipotizzare per tutti i casi una riduzioni dei consumi o una maggiore durata, va comunque segnalato che in generale i sintetici offrono sicure migliorie tecnologiche rispetto almeno ai seguenti parametri:
-migliore fluidità a temperature molto basse
-maggiore resistenza alla ossidazione a temperature elevate
-ridotta variazione di viscosità al variare della temperatura, ovvero migliore indice di viscosità
-migliore biodegradabilità
-maggiore compatibilità chimica con componenti in gomma e plastica
-migliore inerzia chimica
-ridotta evaporazione
-minore rischio di formazione di composti dannosi durante l'uso
-incrementata resistenza all'invecchiamento
-etc.

Va comunque evidenziato come il consumo di basi sintetiche, impiegate per la formulazione di lubrificanti finiti in sostituzione delle basi minerali, è in continua crescita, a conferma che le esigenze prestazionali del mercato sono in continuo sviluppo.


D. I costruttori di macchinari industriali o di automezzi spesso impongono l'impiego di uno specifico lubrificante, indicandone anche la marca, pena la cessazione delle garanzie offerte sul buon funzionamento del sistema. E' consentita tale pratica?

R. Risulta evidente come il costruttore abbia la responsabilità di indicare al proprio cliente il fluido funzionale od il lubrificante idoneo per il corretto funzionamento della macchina da lui progettata e costruita; va comunque sottolineato che le normative europee in materia di libera concorrenza prevedono l'impossibilità del costruttore di imporre l'uso di una specifica marca per i prodotti di consumo o di manutenzione.

Una corretta indicazione dovrebbe quindi prevedere l'indicazione di specifiche caratteristiche del prodotto, che sarà obbligo del cliente rispettare, senza però una imposizione sulla marca dello stesso; va comunque ritenuta lecita ed accettabile, in mancanza di norme tecniche internazionalmente riconosciute, l'indicazione di più prodotti equivalenti, di diverse marche, conosciuti o testati dal costruttore: in questo caso il costruttore dovrebbe comunque essere disponibile ad accettare, con eventuale corresponsabilità del produttore o del cliente, anche prodotti equivalenti di marche non comprese nell'elenco indicativo fornito.

D. Esistono dei termini di scadenza per i prodotti lubrificanti ?

R. Non esistono termini di scadenza codificati da normative tecniche ed internazionalmente riconosciuti. L'insorgenza di eventuali problemi con l'utilizzo di prodotti lubrificanti di vecchia produzione dipende ovviamente dalla tipologia formulativa; particolare attenzione va posta allo stato del prodotto nella sua confezione originale.

Vanno comunque considerati come segnali di allarme i seguenti fenomeni:
-grassi: abbondante olio che galleggia sulla superficie
-oli emulsionabili: evidente separazione dei componenti o presenza di odori forti e sgradevoli
-prodotti solventati: concentrazione del prodotto base con solvente separato od evaporato
-oli lubrificanti: evidente separazione dei componenti o precipitazione degli additivi.

E' opportuno ricordare che, pur non esistendo particolari problemi di scadenza, è comunque buona norma conservare in luogo fresco ed asciutto i prodotti nei loro contenitori originali, utilizzando sempre per prime le scorte più vecchie.